Si tratta di tre brevi composizioni in ciascuna delle quali viene sviluppato un tema formale. In particolare la prima affronta il tema della densità, la seconda quello della discontinuità e la terza, poi inserita nel finale del Concerto per pianoforte e orchestra, quello della continuità. Sul piano poetico il loro carattere è estemporaneo e improvvisativo e lintuizione musicale e formale estremamente varia e cangiante. Nonostante la forma aforistica e il lessico volutamente molto conciso e limitato, le Cadenze si proiettano tuttavia in una dimensione percettiva ampia, in cui il gesto compositivo lascia tracce e risonanze di sé nella memoria, al di là del tempo dell'ascolto.
a cura di Claudio Proietti
A distanza di più di dieci anni Fedele amplia la serie delle sue Cadenze per pianoforte con altri sei brani. È molto interessante il confronto fra le diverse scritture: forma aforistica, carattere estemporaneo e improvvisativo, pianismo impervio per le prime; forma plasmata dal percorso delle figure, carattere fantastico e libero ma guidato da una manualità pianistica naturale pur se assai virtuosistica. Rimangono la raffinatezza della ricerca timbrica condotta nelle più delicate nuances, il carattere atemporale e mutevole dettato da un'immaginazione cangiante, mentre si fa più evidente la presenza di residui riflessivi sui grandi maestri del pianismo novecentesco.
a cura di Claudio Proietti
These are three short pieces each featuring the development of a different formal theme. More precisely, the first tackles the theme of density, the second that of discontinuity and the third, later used again in the finale of the Concerto for piano and orchestra, that of continuity. The pieces are extemporaneous and improvisational in character and their musical and formal structure extremely varied and changeable. Despite the aphoristic form and the deliberately very concise and limited lexicon, the Cadenze nevertheless offer a broad perceptual spectrum, where the musical idea leaves its traces and echoes in the memory well beyond the moment of listening.
by Claudio Proietti
After a period of more than ten years Fedele expands his series of Cadenze for piano with the addition of six more pieces. It is very interesting to compare the different styles of writing: in the first case, the aphoristic form, the extemporaneous and improvisatory character, the impervious pianism; in the second, the form shaped by the course of the figures, the character that is fantasy-like and free but guided by a natural pianistic manuality that is natural though quite virtuosic. The new pieces share the refined exploration of timbre through the most delicate of nuances, the timeless and mutable quality dictated by ever-changing imagination, while the presence of contemplative vestiges of the great masters of 19th century piano writing has become more evident.
by Claudio Proietti
Ivan Fedele - Musica della luce (2013) pf. Pascale Berthelot |
Ivan Fedele - Integrale delle opere per pianoforte solo (2001) pf. C. Longobardi |