Breath and Break utilizza un ensemble di tre ottoni spazializzato ed elaborato elettronicamente in tempo reale. Il titolo ci suggerisce la caratteristica principale della composizione che consiste nella transizione graduale o improvvisa dal soffio al suono e vice-versa. Su questa continuità/discontinuità si innestano accentuazioni e variazioni improvvise di registro che lelettronica contribuisce a esaltare nella loro componente granulare. Dal punto di vista della spazializzazione due sono le opzioni privilegiate: la circolazione più o meno serrata degli eventi sonori tra i tre strumenti disposti a distanza luno dallaltro e la puntillizzazione degli accenti. Scrivendo questa partitura inevitabilmente il pensiero è andato a Richiamo (1993/94), che è stato il primo pezzo per ottoni e elettronica che ho scritto, e mi ha da una parte meravigliato e dallaltra rassicurato constatare quanta strada abbia percorso da allora.
Ivan Fedele