Artéteka è una parola che in dialetto salentino significa irrequietezza, stato danimo perennemente eccitato: il pezzo, scritto per lOrchestra della mia città natale, si basa infatti su un movimento di danza in 12/8 tipico della pizzica (ovvero il morso della taranta). Su questo continuo innervato dal ritmo incessante di una tammorra a sonagli alla quale vengono affidati anche alcuni passaggi solistici di carattere improvvisativo, si dipana una danza metafisica che trova nel progressivo crescendo timbrico e sonoro la sua soluzione formale sino a raggiungere unapoteosi in cui tutta lorchestra è chiamata a esaltare il senso dionisiaco della danza stessa. Questo breve pezzo è il primo di una serie dispirazione etnica che prenderà in considerazione le culture musicali europee meno conosciute.
Ivan Fedele
Artéteka is a word that in Salento dialect means "restlessness", "a constantly excited state of mind": the piece, written for the Orchestra of Ivan Fedele's town of birth, is based on a dance movement in 12/8 typical of the pizzica ("the tarantula's bite"). Against this continuum pervaded by the incessant rhythm of a tammorra with jingles which is also given some solo passages of an improvisatory nature, a 'metaphysical' dance unfolds whose form is based on a progressive crescendo of timbre and sound until reaching its apotheosis where the whole orchestra is called upon to accentuate the Dionysian sense of the dance. This short piece is the first in what the composer intends to be a series of ethnic works that will focus on certain lesser known areas of European musical culture.
by Claudio Proietti