ARMONICO, INARMONICO, SATURO.
Sono i titoli dei tre movimenti di cui si compone LEXIKON II, un grande affresco per orchestra sinfonica che, al pari di LEXIKON I, affronta alcune tematiche legate alla poetica della trasformazione della materia musicale, del suono.
In LEXIKON I erano gli archetipi dell'arte contrappuntistica fiamminga del VXI secolo a generare nuove forme attraverso altre manipolazioni in cui l'elemento della spazializzazione delle sorgenti sonore gioca un ruolo fondamentale.
In LEXIKON II la riflessione si concentra sulla natura del suono semplice e complesso così come ce la propone l'analisi del suo spettro armonico , e sulla sua trasformazione attraverso processi di contaminazione frequenziale che portano dall' "atmosfera" di ARMONICO (1° movimento) a quella di INARMONICO (2° movimento) per terminare con SATURO (3° movimento) in cui la texture orchestrale si impregna di colori mutevoli che vanno gradualmente ad abitare ogni area, direi quasi ogni interstizio rimasto vacante, in un movimento di poliritmie multiple fibrillanti.
Ancora una volta ho creduto che quelle che spesso vengono proposte come estetiche siano, in realtà, eminentemente delle tecniche che possono benissimo coesistere e interagire laddove l'immaginazione del compositore ritenga di doverne fare uso a fini espressivi, senza dogmatismi o separazioni che le escludano reciprocamente per partito preso.
Ivan Fedele
ARMONICO, INARMONICO, SATURO.
These are the titles of the three movements that make up LEXICON II, a broad fresco for symphony orchestra that, like LEXIKON I, deals with themes linked to the poetics of the transformation of the musical material, of the sound.
In LEXIKON I it was the archetypes of 16th century Flemish counterpoint that generated new forms through other manipulations in which the element of the spatialization of the sound sources plays a fundamental role.
In LEXIKON II the reflexion is focused on the nature of simple and complex sound just as the analysis of its harmonic spectrum presents it to us, and on its transformation through processes of frequency contamination that lead from the "atmosphere" of ARMONICO (1st movement) to that of INARMONICO (2nd movement), to end with SATURO (3rd movement) in which the orchestral texture is imbued with changing colours that gradually invade each area, I would say every minimum space that has remained vacant, in a movement of fibrillating multiple polyrhythms.
Once again I believe that what are often proposed as aesthetics are, in reality, eminently techniques that can easily coexist and interact where the composer's imagination deems it necessary to make use of them for expressive purposes, without dogmatisms or separations that automatically exclude the one from the other.
Ivan Fedele
· Hyung Jin Hong (2016), 'Ars Nova', in Huffington Post, 8, aprile, [kr].
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· Rigaudière Pierre (2016), 'Radio France : bilan flatteur pour le Festival Présences'.
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