Questa breve pagina si basa su un testo poetico dello stesso compositore, organizzato in tre strofe che la musica segue rigorosamente. La sovrapposizione aerea e spaziata delle tre voci maschili determina un campo di misteriosa immobilità in cui il suono stesso della parola sembra scaturire dai rapporti delle altezze e delle piccole sfasature ritmiche. In questo senso l'aggettivo metafisico descrive in maniera suggestiva il capovolgimento della concezione rinascimentale del madrigale.
Dopo un esordio rarefatto, le sottigliezze imitative e contrappuntistiche si fanno sempre più frequenti, fino ad approdare al trepido hoquetus conclusivo.
a cura di Claudio Proietti
This short piece is based on a poem written by the composer himself, in three strophes that are strictly followed in the musical organization. The superimposition in air and space of the three male voices gives rise to an aura of mysterious immobility in which the actual sound of the word seems to spring from the relations of the pitches and the slightly out-of-phase rhythms. The adjective metaphysical is thus used in a suggestive way to describe the overturning of the renaissance conception of the madrigal.
After a rarefied opening, the imitative and contrapuntal artifices become increasingly more frequent, until reaching the fearful concluding hoquetus.
by Claudio Proietti