Capt-actions per quartetto d’archi, accordéon e dispositivo elettronico in tempo reale |
Anno di composizione: | 2004-2005 | |
(c): | Suvini Zerboni 2005 | |
Numero di catalogo: | 12552 (partitura in vendita o disponibile con il materiale a noleggio e in visione)
12553 (materiale a noleggio) |
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Commissioni: | Stato francese, Arsenal de Metz | |
Prima esecuzione: | Metz, Arsenal de Metz, 7.4.2005
fis. Pascal Contet, Quatuor Danel |
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Durata: | 26' | |
Capt-Actions è un titolo che, come accade sovente, contiene indicazioni alle quali il compositore affida suggestioni essenziali all'ascolto del pezzo. In questo caso si tratta di un solo elemento, molto forte, che conduce direttamente al cuore dell'idea compositiva. Un'idea che coinvolse profondamente Fedele come dimostra un suo scritto che riproduciamo integralmente.
"[Era] un'idea che mi sembrava ricca di possibilità di sviluppo e portatrice di un'estetica orientata verso una dimensione nuova e inesplorata non solo a proposito del 'fare' ma anche del 'pensare' la musica. Il segno forte del titolo sta nella parola actions, intesa nel suo significato fisiologico di gesti.
Punto di partenza della ricerca sono i gesti dei musicisti mentre suonano i propri strumenti. I gesti sono la chiave per ripensare in modo innovativo l'interazione fra i componenti di un ensemble. In quale modo? La semplicità e l'evidenza della risposta mi confortano riguardo alla sua efficacia.
Nella pratica musicale noi siamo abituati a considerare solo le relazioni di causa-effetto fra gesto e suono: a ciascun gesto corrisponde un esito acustico specifico e così via fino a identificare un lessico strettamente pertinente al linguaggio idiomatico di ogni strumento.
Mi sono posto una domanda: e se questi gesti idiomatici non producessero solo l'effetto sonoro al quale corrispondono, se essi non si limitassero a questo compito ma, con l'ausilio della tecnologia, potessero anche influenzare, agire sulla produzione e la trasformazione del suono prodotto da un altro strumento?
Il risultato sarebbe una moltiplicazione esponenziale delle conseguenze di un'azione semplice e lineare che, invece di essere circoscritta a un solo strumento, potrebbe estendere la propria efficacia a una zona più vasta: la sfera sonora degli strumenti con i quali interagisce. Come è possibile questa cosa?
Grazie alla tecnologia informatica messa a punto da Thierry Coduys presso La Kitchen di Parigi è possibile 'sognare' in questa direzione! Possiamo disporre infatti di vari tipi di sensori e di un'interfaccia Kroonde che comunicano tra di loro in HF, ciò che permette una grande facilità di movimento. E questo non è tutto. Il veicolo di comunicazione fra queste unità (il bus, cioè la linea dove vengono convogliati più segnali) non è più lo storico Midi, ma Ethernet disponibile su qualsiasi computer.
I sensori, integrati negli abiti dei musicisti vicini alle articolazioni cruciali per l'identificazione morfologica dei diversi gesti, riescono a comunicare al Kroonde le minime variazioni di ampiezza, rotazione, inclinazione e così via che si producano durante l'esecuzione. Questa 'mappa gestuale', creata in tempo reale, costituisce una partitura operativa.
Attraverso successive approssimazioni, stabilite e memorizzate in precedenza, per ogni gesto musicale predeterminato di un interprete noi otteniamo in tempo reale lo stesso numero di manipolazioni sul suono prodotto nello stesso momento dagli altri esecutori. Per esempio: il sensore rileva un'oscillazione rapida del pugno durante un tremolo d'arco del violino e la trasmette a Kroonde. Questo identifica il tipo di gesto e lo comunica al sistema operativo che gli attribuisce un 'trattamento' di distorsione del suono applicato alla sequenza suonata in quel momento dall'accordeon. Non è fantastico?
Non solo 'quel' gesto produce il tremolo del violino, ma può anche 'distorcere' il suono dell'accordeon: della vera musica interattiva!
Immaginiamo quali potranno essere le conseguenze di interazioni multiple e diversificate. Un nuovo universo dell'immaginazione si apre davanti al compositore. Una rivoluzione nelle attuali coordinate concettuali della musica contemporanea capace di ridefinirne i fondamenti fenomenologici ed estetici".
Il brano è dedicato a Iannis Xenakis in memoriam.
a cura di Claudio Proietti
Capt-Actions is a title in which, as often happens, the composer has included hints offering essential clues for the listener. In this case there is just one single, particularly powerful element that leads straight to the core of the compositional idea. An idea in which Fedele became deeply involved, as can be gathered from the following passage written by the composer, reproduced here in its entirety.
"[It was] an idea that seemed rich in possibilities for development and conveying an aesthetics oriented towards a new and unexplored dimension not dealing exclusively with how we 'make' music but also how we 'think' of it. The most revealing part of the title is the word actions, taken in its physiological meaning of gestures.
The starting-point for the piece is provided by the gestures of the musicians as they play their instruments. The gestures provide the key to an innovative way of thinking about the interaction between the components of an ensemble. Which way? The simplicity and obviousness of the answer bear out its efficacy.
In the practice of music we are used to considering only the cause-effect relations between the gesture and sound: each gesture corresponds to a specific acoustic outcome and so on until reaching a lexicon of a strictly appropriate idiomatic language for each instrument.
I asked myself a question: what if these idiomatic gestures didn't just produce the corresponding sonic effect, if they were not limited simply to this task but, with the aid of technology, could also influence and act on the production and transformation of the sound produced by another instrument?
The result would be an exponential multiplication of the consequences of a simple and linear action that, instead of being limited to a single instrument, could extend its influence to a wider zone: the sonic realm of the instruments with which it interacts. How could this be achieved?
Thanks to the information technology prepared by Thierry Coduys at the La Kitchen Studios in Paris it is possible to 'dream' of such things! We can, in fact, make use of various types of sensors and a Kroonde interface that communicate with one another in HF, thus allowing a great facility of movement. And that isn't all. The vehicle of communication between these units (the 'bus', or rather the line where various signals are carried) is no longer the historic Midi, but Ethernet available on any computer.
The sensors, attached to the clothes of the musicians close to the crucial points of articulation to identify the various gestures morphologically, are able to inform the Kroonde of the minimum variations in breadth, rotation, inclination and so on made during the performance. This 'gestural map', created in real time, constitutes an operative score.
Through successive pre-established and pre-memorized approximations for each predetermined musical gesture by the performer we obtain, in real time, the same number of manipulations of the sound produced at the same moment by the other players. For example: the sensor picks up a rapid oscillation of the fist during a bow tremolo on the violin and transmits it to the Kroonde. This identifies the type of gesture and communicates it to the operative system which assigns a 'treatment' of distortion of the sound that is applied to the sequence played by the accordion at that moment. Isn't this fantastic?
Not only does 'that' gesture produce the tremolo on the violin, but it can also 'distort' the sound of the accordion: truly interactive music!
Just imagine what the consequences of multiple and diversified interactions might be. A whole new world of imagination opens up before the composer. A revolution in the current conceptual coordinates of contemporary music, able to redefine its phenomenological and aesthetic fundaments".
The piece is dedicated in memoriam to Iannis Xenakis.
by Claudio Proietti