Elettra per viola e live electronics |
Anno di composizione: | 1999 | |
(c): | Suvini Zerboni 1999 | |
Numero di catalogo: | 11629 (partitura in vendita)
11680 (nastro magnetico o supporto digitale a noleggio) |
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Commissioni: | Scuola Civica di Musica, Milano | |
Prima esecuzione: | Milano, Palazzina Liberty, Novurgìa – 14 novembre 1996, Christophe Desjardins viola | |
Durata: | 12'50" | |
Elettra affida a una viola sola un coinvolgente viaggio che, attraverso l'elettronica, si concretizza in una sorprendente molteplicità di situazioni prospettiche. Le due più rilevanti sono quelle in cui lo strumento può ribaltare il proprio ruolo e operare come soggetto oppure come riflesso. L'azione del trattamento elettronico, indirizzata prevalentemente a sviluppare soluzioni polifoniche, fa tutt'uno con il suono prodotto dalla viola: ne amplia lo spettro timbrico, ne moltiplica le linee nello spazio, gli sottopone fasce di pedali scaturiti dal materiale proposto dal solista, realizza il gioco illusorio del glissando infinito costruito in tempo reale trasponendo il suono dello strumento sugli armonici naturali delle note fondamentali.
La spazializzazione, invece, utilizza solo materiali registrati precedentemente dalla viola stessa e li colloca idealmente in un ambiente 'olofonico'; la sua realizzazione tecnologica è stata ottenuta attraverso un complesso movimento di panpot binaurale (cioè un lavoro sul bilanciamento della percentuale di segnale inviato su due linee utilizzando un potenziometro panoramico) e un gioco cangiante di profondità che hanno ricostruito una sorta di cerchio intorno alla sorgente stereofonica.
Le tre sezioni del brano propongono in successione: una prima fase generata da stilemi e materiali storici degli strumenti ad arco restituiti in una trasfigurata espressività in perenne stato tensionale; lo sviluppo di una melopea pseudomodale che porta la memoria delle lontane origini dello strumento; un lungo ostinato ritmico strutturato sugli armonici della viola moltiplicato elettronicamente in modo da realizzare con i suoi doppi virtuali un canone a tre voci.
Il materiale acustico è quasi totalmente derivato dalla parte solistica del Concerto per viola e orchestra la quale, nell'ambiente elettroacustico, trova prospettive insospettate.
Si veda anche L'orizzonte di Elettra (1997).
a cura di Claudio Proietti
Elettra takes a viola on an exciting journey which, thanks to the electronics, results in a surprising array of perspectives. The two most significant are those in which the instrument is able to overturn its role and work as a subject or as a reflection. The electronic elaboration, whose function is mainly that of polyphonic multiplication, works hand in hand with the sound produced by the viola: it widens its spectrum of timbres, multiplies its lines in space, subjects it to bands of pedals based on the material played by the soloist, creates the illusion of the infinite glissando constructed live by transposing the sound of the instrument onto the natural harmonics of the fundamental notes.
The spatialization, on the other hand, makes exclusive use of material previously recorded by the viola and places it ideally in a 'holophonic' setting. Technologically speaking, it was obtained through a complex binaural panpot manoeuvre (that is, by working on the balancing of the signal percentage sent along two channels using a panoramic potentiometer) and an ever-shifting play of depth, constituting a sort of circle around the stereophonic source.
The three sections of the piece consist of: a first phase based on styles and materials taken from the historical repertory of stringed instruments, which undergo a series of elaborations that transfigure their expressivity, in a constant state of tension; the development of a pseudo-modal melopoeia that recalls the distant origins of the instrument; a long rhythmic ostinato built on the harmonics of the viola and multiplied electronically so as to produce a three-part canon with its virtual doublings.
The acoustic material is almost entirely taken from the solo part of the Concerto for viola and orchestra which, in an electro-acoustic setting, offers surprising perspectives.
See also L'orizzonte di Elettra (1997).
by Claudio Proietti
Alto / Multiples (2009) va. C. Desjardins
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Metafonie - 50 anni di musica elettroacustica (2008)
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(1999) va. C. Desjardins
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