Phasing fa riferimento alla tecnica compositiva attraverso la quale il pezzo è stato realizzato, ovvero il concetto di “fase” in molteplici accezioni. Questo principio indica anche una modalità percettiva della materia sonora, attribuendole uno status di “tridimensionalità”. I titoli delle cinque parti in cui si articola la composizione si riferiscono appunto a diverse qualità della materia: “Incandescente!”, “Lapidario!”, “Liquido denso”, “Scheggiato!” e “Cristallo con impurità”. È da tempo che la mia musica si orienta più verso una “presentazione” di oggetti sonori più o meno complessi che si svelano nel tempo, piuttosto che “abitare” un tempo narrativo in cui le forme, alla stregua di personaggi, entrano in scena secondo una strategia drammaturgica. L’organizzazione interna del quartetto prevede l’interazione e tra due “duo”: pianoforte 1 e percussione 1, pianoforte 2 e percussione 2. La dialettica tra i due gruppi si sviluppa attraverso strategie di spazializzazione anch’esse fondate sul principio di “fase” e “controfase”.

Ivan Fedele

Phasing (2016) Maria Grazia Bellocchio e Aldo Orvieto, pianoforti - Simone Beneventi e Dario Savron, percussioni - Alvise Vidolin, regia del suono- Luca Richelli, live electronics Stradivarius Phasingper due pianoforti e due percussioni

· Moroni Gabriele (2017), 'Recensione del cd "Ivan Fedele - Phasing"', in Stradivarius, febbraio.
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· Pompe Gregor (2016), 'Review of the 18th Slowind Festival 2016: A Broad View of Fedele's Music', novembre.
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